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Docente Silvia Morbelli
PET in neurologia: dall’impatto senza una cura all’era dei farmaci efficaci
La PET si è affermata, fin da principio, come modalità di imaging di scelta per la valutazione quantitativa in vivo di bersagli molecolari in un'ampia gamma di processi biochimici. L'analisi quantitativa delle immagini ha compiuto notevoli progressi negli ultimi due decenni e sta raggiungendo la maturità necessaria per l'impiego clinico. La possibilità di ottenere parametri quantitativi affidabili e confrontabili tra centri diversi, sia in ambito clinico sia nella ricerca multicentrica, rappresenta oggi un vantaggio decisivo per una diagnosi più accurata, un monitoraggio più efficace e decisioni terapeutiche sempre più mirate. Questo percorso formativo è pensato per approfondire tecniche e metodologie utilizzate nella quantificazione delle immagini PET. Attraverso contenuti aggiornati, si propone di approfondire l’impatto clinico della PET in contesti in cui la quantificazione riveste un ruolo strategico: in Oncologia, come strumento prognostico e predittivo, fondamentale per valutare la risposta a trattamenti consolidati e innovativi, come l’immunoterapia e le terapie target; in Neurologia, e in particolare nelle demenze, dove la rilevanza della PET cresce sia nella diagnosi precoce sia nella selezione terapeutica, anche alla luce delle più recenti approvazioni di farmaci, come gli anticorpi monoclonali diretti contro le forme solubili di β-amiloide. In questi casi, la misurazione del carico amiloide tramite PET diventa uno strumento essenziale per identificare i pazienti candidabili alla terapia. In quest’ottica, il corso intende mettere in evidenza come una corretta quantificazione PET possa rappresentare un vero e proprio ponte tra diagnostica e terapia. Ma la PET non è solo oncologia e neurologia, la formazione continua passa anche dalla PET in cardiologia come strumento avanzato per interpretare flusso miocardico e riserva coronarica, con un’attenzione alle applicazioni cliniche future.
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Docente Silvia Morbelli
PET in neurologia: dall’impatto senza una cura all’era dei farmaci efficaci
Video 2
Docente Diego Cecchin
L’imaging precoce di perfusione con traccianti per amiloide
Video 3
Docente Andrea Chiancarini
Semiquantificazione dell’imaging PET amiloide
Video 4
Docente Gayane Aghakhanyan
Uso clinico della Tau PET: come, quando e perché?
Video 5
Docente Stelvio Sestini
Il futuro dell’imaging PET nei parkinsonismi
Video 6
Docente Silvia Morbelli
Quantificazione delle PET con tracciante per amiloide: i centiloidi
Articolo 7
Docente Francesca D’Amico, Luca Sofia, Matteo Bauckneht, and Silvia Morbelli
Amyloid PET Imaging: Standard Procedures and Semiquantification
Video 8
Docente Stefano Luminari
Perchè i numeri aiutano i clinici
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Docente Alessia Artesani
Dal SUV all’imaging multiparametrico
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Docente Francesco Dondi
Quando usare la quantificazione
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Docente Alessio Annovazzi
La valutazione della risposta alla terapia
Video 12
Docente Matteo Bauckneht
Il significato prognostico della PET in Oncologia
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Docente Roberta Assante
Il ruolo della quantizzazione del flusso coronarico e della riserva coronarica globale e regionale nell’imaging cardiovascolare
Articolo 14
Docente Collij LE, Bollack A, La Joie R, et al
AMYPAD consortium. Centiloid recommendations for clinical context
Articolo 15
Docente AMYPAD consortium
Quantification of amyloid PET for future clinical use: a state‐of‐the‐art review- European Journal of Nuclear Medicine and Molecular Imaging (2022) 49:3508–3528
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